Open Day teologico il 28 marzo online
Un Open Day online e interamente dedicato agli studi teologici è quello in programma per martedì 28 marzo al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.
Dalle 14 alle 16 (ora italiana) verrà presentata in apposite aule virtuali l’offerta accademica dell’Istituto, con particolare enfasi nei due programmi teologici: la Licenza canonica in Teologia del Matrimonio e della Famiglia e il Dottorato canonico in Teologia del Matrimonio e della Famiglia.
ROOM LIVE (clicca per accedere):
- Licenza e Dottorato in Teologia del matrimonio e della famiglia
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- Room Segreteria – Procedure di iscrizione
- Room Studenti – Confrontati con gli studenti dell’Istituto
Nato dall’intuizione di San Giovanni Paolo II, che concepì il progetto originario di una facoltà di teologia specializzata, impiantata nelle varie culture, l’Istituto Jp2 ha ricevuto un nuovo impulso da papa Francesco a seguito del Sinodo sulla famigli e conta oggi studenti provenienti da oltre 40 paesi diversi e 10 istituti internazionali tra sezioni estere e centri associati.
Attraverso la Lettera apostolica Summa familiae cura del 2017, al Jp2 è stata affidata la missione di produrre una teologia in dialogo con le altre scienze per permettere alle Chiese locali di accompagnare meglio le famiglie, soprattutto quelle che soffrono per le ferite, e di accompagnarle facendo in modo che vengano valorizzate le risorse delle loro culture rinnovate dalla luce del Vangelo.
“Nell’udienza concessa all’Istituto il 24 ottobre 2022 – commenta il preside Philippe Bordeyne – papa Francesco ha toccato i cuori e le menti dei nostri studenti invitandoli a studiare non solo le dinamiche coniugali del matrimonio, ma anche l’amore che si sviluppa tra fratelli, tra generazioni, nella famiglia allargata e nelle relazioni di prossimità sociale. Così facendo, ha dato loro il gusto di scrivere tesi e tesine che partono dal concreto e stimolano l’azione (“l’intelligenza delle mani”, come lo stesso Papa ha ricordato di recente agli studenti delle pontificie università romane)”.
“Questo approccio latinoamericano – aggiunge monsignor Bordeyne – raggiunge l’Africa e l’Asia, dove la famiglia allargata sostiene le persone nelle vicissitudini della vita e nel contempo offre nuove prospettive alle chiese occidentali. Prendere sul serio le competenze delle famiglie per costruire società più fraterne risponde alle urgenze del nostro tempo, come Francesco le esprime nelle sue due encicliche sociali, Laudato si’ e Fratelli tutti”.
“Tutto questo – conclude il Preside – fa del nostro Istituto un luogo speciale in cui laici, sacerdoti e religiosi, di provenienze geografiche molto diverse sono accolti ed accompagnati con cura e dedizione alla scoperta della bellezza e complessità di tutti gli ambiti della realtà familiare e del suo ruolo decisivo all’interno della società umana”.