Le nozze d’argento dell’Istituto Jp2 in Benin

di Arnaldo Casali

“La vocazione dell’Istituto Giovanni Paolo II in Africa è quella di una teologia che accolga le gioie e le difficoltà delle famiglie, che risponda alla cultura africana e ai bisogni dei cristiani e di tutte le persone di buona volontà”.

Così il preside Philippe Bordeyne commenta i 25 anni dalla fondazione della sezione del Benin dell’Istituto Jp2, celebrati quest’anno con l’udienza da papa Francesco e una serie di eventi iniziati nell’autunno del 2021 e culminati un mese fa con la solenne celebrazione a Cotonou.

“E’ stata un’esperienza straordinaria per me – racconta monsignor Bordeyne – perché sono il primo preside di lingua francese dell’Istituto, ed è stato il mio primo viaggio in una delle dieci sezioni del Jp2 che si trovano nel mondo”.

“Nei miei giorni in Benin – continua – ho incontrato tanti professori e tanti studenti, ho potuto percepire la gioia di studiare per servire le famiglie in Africa, e ho visto l’importanza che l’Istituto dà all’indicazione di papa Francesco affinché i teologi lavorino insieme agli studiosi di altre discipline: perché il matrimonio e la famiglia riguardano non solo questioni di filosofia e antropologia, ma anche medicina, biologia, tradizioni culturali”. “E’ stato un momento di fede e di preghiera – aggiunge il teologo francese – non soltanto per il passato dell’Istituto ma anche per il suo futuro”.

La sezione di Cotonou dell’Istituto Jp2 è stata fondata nel 1997 con la creazione del Institut Catholique de l’Afrique Francophone e la formazione di due studenti africani nella sede centrale di Roma.

All’udienza con papa Francesco del 24 ottobre hanno partecipato il vicepreside Magloire Okry e l’arcivescovo di Cotonou e vice gran cancelliere Roger Houngbédji, che ha presieduto la messa presso l’altare di san Giovanni Paolo II a San Pietro per tutta la comunità accademica dell’Istituto.

Nei giorni successivi, il preside Philippe Bordeyne si è recato a Cotonou per le celebrazioni del Giubileo, che hanno visto un incontro con i docenti della sezione e un convegno dal titolo Famiglia africana e inculturazione in cui si è parlato delle ferite delle famiglie in Africa, ma anche del ripensamento della pastorale e della liturgia e delle problematiche legate ai matrimoni non sacramentali.

“Ho apprezzato molto il fatto che il vice gran cancelliere Houngbédji abbia assimilato completamente il messaggio di papa Francesco – riprende il preside Bordeyne – che ci ha invitato in modo molto chiaro ad andare avanti rifiutando ogni forma di ideologia nel lavoro sulla famiglia; e non dimentichiamo che le ideologie non arrivano solo all’esterno ma anche all’interno della Chiesa, con la teologia di un matrimonio troppo perfetto, che non incontra la realtà”.

Le radici della sezione dell’Istituto Jp2 in Benin si trovano nel progetto avviato nel 1996 da padre Dorothée Hamaouzo per una formazione dei giovani nel loro cammino verso la celebrazione del matrimonio, ma anche di informazione sui metodi di controllo delle nascite e questioni relative alla bioetica e alla cultura della vita.

L’esempio di Cotonou è stato seguito da altre diocesi fino ad arrivare ad una lettera pastorale della Conferenza Episcopale del Benin sul tema della famiglia, dal titolo Non lasciate che la famiglia africana sia disprezzata sulla sua stessa terra. Nel frattempo a Roma, per volontà di Giovanni Paolo II, si cercava un luogo in Africa per la creazione di una sezione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Dopo aver ventilato ipotesi in Abidjan e in Camerun, è stato scelto proprio il Benin, con la creazione dell’Institut Catholique de l’Afrique Francophone e l’invio a Roma di due sacerdoti di Cotonou, che – al loro ritorno – sono diventati i primi professori stabili della sezione africana dell’Istituto.

Dal 2006, oltre alle scienze del matrimonio e della famiglia, nell’offerta formativa dell’Istituto sono stati aggiunti altri campi di studio relativi alla filosofia, alla psicologia e alle scienze dell’educazione, oggi riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione Superiore del Benin.

(da Avvenire del 15 gennaio 2023)

DOSSIER ISTITUTO JP2 IN BENIN