Un “Campus virtuale” all’Istituto Giovanni Paolo II

Tra i tanti effetti della pandemia da coronavirus quelli prodotti nel mondo della scuola e dell’università hanno, in questi mesi, mutato profondamente la fisionomia di queste istituzioni, le forme della didattica, le relazioni tra studenti e docenti.

Col passare del tempo ci si accorge che tali mutamenti non saranno soltanto legati a una breve stagione di emergenza. Si affaccia per tutti la sfida a immaginare nuovi forme di insegnamento che consentano, pur in condizioni logistica inattese e – fino a poco tempo fa inimmaginabili – di continuare a offrire una formazione accademica di qualità e accessibile nei modi più semplici, nelle circostanze difficili di questo stagione.

Il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia ha inteso raccogliere queste sfide e ha già pubblicato le linee guida delle sue attività per il prossimo anno accademico.

Le novità dell’Anno Accademico 2020-2021

Personalizzazione dei piani di studio, didattica in quattro lingue e un “Campus virtuale”  che consentirà di seguire i corsi online da tutto il mondo: sono solo alcune delle novità introdotte dall’Istituto a a partire dal prossimo anno accademico.

L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia diventa per l’Istituto appena riformato da papa Francesco un’occasione per rilanciare la propria sfida: quella di far uscire gli studi su matrimonio e famiglia dall’orto chiuso  che li riduce a uno dei tanti capitoli della dottrina e della morale cattolica, per ritrovarne la centralità del ruolo nella società umana e nell’esperienza della fede.

“Il contesto che stiamo vivendo – spiega il preside Pierangelo Sequeri – impone procedure non consuete per lo svolgimento dell’attività accademica. Per ora è difficile prevedere la durata e le modalità del processo di riavvicinamento alla normalità: sembra peraltro ragionevole prevedere un periodo non breve di ricorso a modalità alternative di lavoro che garantiscano la didattica anche “a distanza” con l’ausilio della opportuna strumentazione telematica”.

Personalizzazione dei piani di studio

L’Istituto Giovanni Paolo II rilascia  licenza e dottorato sia ad indirizzo teologico-pastorale che antropologico-culturale e consente di personalizzare il proprio piano di studio tenendo conto del curriculum formativo  (facendo riferimento, ad esempio, a mansioni e incarichi di insegnamento nell’ambito universitario, competenze e titoli pregressi) consentendo – a parità di rigore scientifico e formativo – flessibilità e ottimizzazione dei percorsi. Rimarranno inoltre disponibili, per più specifiche destinazioni pastorali e sociali, corsi professionalizzanti di diploma negli ambiti dell’accompagnamento spirituale, del counseling pastorale, della mediazione famigliare e simili.

Il Campus virtuale

La grande novità dell’anno accademico 2020-21 è l’attivazione di un Campus virtuale che – affiancandosi alle tradizionali lezioni in aula – permetterà di seguire i corsi da tutto il mondo grazie ad una piattaforma di insegnamento online disponibile in quattro lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.

Il Campus virtuale nasce dalla collaborazione dell’Istituto Giovanni Paolo II con l’Università Cattolica di Murcia, in Spagna.

“I docenti e gli studenti – spiega ancora monsignor Sequeri – si potranno avvalere di un know-how più al passo con i tempi, con lo scopo di agevolare l’apprendimento sfruttando le risorse che la tecnologia mette a disposizione. Gli studenti potranno accedere in qualunque momento a tutti i contenuti del Campus, beneficiando anche di un canale privilegiato per comunicare con i docenti via mail, o tramite la chat riservata”.

“Rimarrà garantito – aggiunge il preside – un insegnamento di inalterata qualità rispetto a quello tipicamente in presenza, azzerando le difficoltà dello studente che, per le più svariate ragioni, possa essere impedito a raggiungere fisicamente le sedi dell’Istituto”.

Per le informazioni e iscrizioni si può consultare il sito www.istitutogp2.it