Due momenti di dialogo sinodale in Benin con il preside Philippe Bordeyne

di Perpétue Eulalie Tigry

Il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, Sezione Africa francofona, ha avuto la gioia di accogliere il suo preside Philippe Bordeyne.

Dal 1 al 5 marzo 2025, abbiamo vissuto diversi eventi accademici e pastorali intorno ai seguenti temi: conversione pastorale, interdisciplinarietà e sinodalità. La linea guida era quella di lavorare per “un’antropologia concreta della famiglia che miri a una vera liberazione dell’uomo africano nell’incontro con Cristo” (cfr. mons. Roger Houngbédji, Messaggio per i 25 anni dell’Istituto, ottobre 2022).

Il Preside ha invitato l’intera comunità accademica dell’Istituto in Africa a lavorare insieme in coesione e unità, tenendo conto della riforma dell’offerta formativa.

Dopo le comunicazioni teoriche, sono state vissute due esperienze sinodali.

La prima, tra tutti i docenti e gli studenti, si è svolta dopo un approfondimento sul tema L’Istituto Giovanni Paolo II e la conversione pastorale della Chiesa: il dialogo in modalità sinodale di monsignor Bordeyne.

Sono stati costituiti cinque gruppi misti (studenti e docenti) che hanno pregato insieme, riflettuto personalmente per alcuni minuti e condiviso a turno le idee ricevute. Dopo questa condivisione e la ripresa di alcuni minuti di silenzio, a turno ognuno ha parlato di ciò che ha trovato risonanza in lui, di tutto ciò che gli altri hanno condiviso. Alla fine, ogni gruppo ha individuato due o tre idee forti che sono state trasmesse al vicepreside della Sezione di Cotonou.

La seconda esperienza sinodale è stata fatta tra i docenti di ruolo, i rappresentanti dei docenti a contratto e gli studenti ricercatori. Dopo lo sviluppo del tema La programmazione della ricerca in connessione internazionale, i partecipanti hanno scelto di condividere le esperienze sulla “Diaconia delle famiglie”. Le istruzioni erano le stesse del primo esperimento. Le idee forti scelte dai cinque gruppi sono state messe in comune. Per comprendere meglio le sfide della diaconia delle famiglie, abbiamo identificato diversi percorsi da rafforzare o avviare:

  • La creazione o il rafforzamento della scuola del matrimonio nelle parrocchie
    · La creazione della scuola dei genitori
    · Creazione di un centro di ascolto, monitoraggio e accompagnamento delle coppie
    · Studio del problema della migrazione
    · Ascoltare le sofferenze delle coppie
    · Formare le persone a un dialogo fruttuoso tra cultura e Vangelo che possa liberarle di alcune pratiche legate alla paura.
    · Monitoraggio delle famiglie dopo il matrimonio
    · Gestione delle difficoltà all’interno della famiglia (malattie croniche, decessi…)
    · Quale accompagnamento per i bambini disabili?
    · Lavorare per l’emancipazione delle famiglie sia a livello spirituale che materiale
    · La situazione delle vedove, dei vedovi, degli orfani e del coniuge abbandonato
    · La maturità della fede
    · Famiglia chi sei?
    · Famiglia che cosa desideri?
    · Aiutare i genitori nell’educazione dei loro figli
    · Formare alla conoscenza di sé per relazioni pacifiche all’interno della famiglia
    · Studiare le cause della separazione, dell’abbandono nelle famiglie
    · La famiglia soggetto di liberazione e oggetto di deliberazione

Insegnanti e studenti hanno adottato due grandi assi di ricerca intorno ai quali devono orientare le loro riflessioni: ricerca fondamentale e ricerca-azione.

Da queste esperienze, i partecipanti hanno appreso in modo pratico che la sinodalità è l’apprendimento della disciplina, del silenzio, dell’ascolto di sé, dell’ascolto degli altri senza giudizio, della pazienza, del camminare insieme verso un obiettivo comune intorno a Gesù Cristo che ci chiama, ci riunisce e ci invia ciascuno secondo il suo carisma.

  • Sœur de Saint Augustin du Bénin
    Professeur Stable à L’Institut Pontifical Théologique Jean Paul II à Cotonou

 

 

 

 

 

 

 

LA VISITA DEL PRESIDE IN BENIN