Giornata mondiale della prenatalità, lettera del Gran Cancelliere

Il occasione della Giornata Mondiale della Prenatalità, che si celebra il 17 novembre 2020, il Gran Cancelliere Vincenzo Paglia ha inviato una lettera aFabio Mosca, Presidente della Società Italiana di Neonatologia.

Egregio Professor Mosca,

mi rivolgo volentieri a Lei in occasione della Giornata Mondiale della Prenatalità, che si celebra il 17 novembre p.v., in tutto il mondo.

Anzitutto, rivolgo un pensiero e una preghiera per tutti i bambini nati prima del termine della gravidanza e per le loro famiglie, che si trovano ad affrontare questa situazione così delicata: a loro vogliamo offrire particolare attenzione e cura in occasione di questa Giornata Mondiale a loro dedicata.

Ogni anno sono 15 milioni i bambini nati troppo presto, uno su dieci. Sono creature estremamente fragili ma grandi lottatori, accompagnati in questa sfida per vivere dai loro genitori, dai pediatri e dagli infermieri dei reparti di Neonatologia.

Prego il Signore per tutte le mamme e i papà che stanno affrontando queste prove con i loro neonati prematuri, e per i pediatri e gli infermieri che lavorano nelle Terapie Intensive Neonatali che, con le loro competenze, con grande dedizione e cure amorevoli assistono quotidianamente questi bambini più fragili, aiutandoli a superare le difficoltà legate alla nascita prematura, anche quando presentano gravi patologie che mettono a rischio la loro stessa vita.

In un momento storico in cui nascono sempre meno bambini, i pediatri e gli infermieri diventano autentici collaboratori di Dio, assieme ai genitori e alle famiglie intere, nel grande progetto della vita.

Anche a nome del Santo Padre Francesco, incoraggio i medici e tutto il personale sanitario impegnato in queste importanti cure a proseguire nella loro missione, espressione fedele e concreta del servizio alla vita nascente, specialmente la più debole e la più fragile.

Vi sostenga sempre la Benedizione del Signore e la protezione della Madre di Dio, Maria Santissima, che imploro su tutti voi e sui genitori di questi piccoli “combattenti” per la vita.