Un patto globale tra le università per investire sulla famiglia

di Arnaldo Casali

Rendere la famiglia protagonista della società, metterla al centro dell’impegno culturale e dell’interesse per la politica; farne un soggetto attivo e non passivo, passando da politiche sulla famiglia a politiche con la famiglia.

E’ questo l’obiettivo del Family Global Compact, promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in collaborazione con la Pontificia Accademia per le Scienze sociali e il Centro Internazionale per gli Studi sulla Famiglia, presentato ufficialmente martedì 30 maggio 2023.

Non un programma statico che cristallizza idee, ma un cammino su antropologia cristiana e famiglia. Un patto globale per promuovere la famiglia, il matrimonio E la vita umana in un’agenda di lavoro che coinvolga tutte le istituzioni culturali e universitarie.

Il progetto è nato infatti da una ricerca che ha riguardato 373 università cattoliche nel mondo per indagare sulla presenza di centri di ricerca interni dedicati alla famiglia. Una ricerca che ha coinvolto, ovviamente, anche il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II attraverso la sede centrale, le sezioni estere e i centri associati, oltre che la Rediuf, Rete internazionale degli Istituti Universitari per la Famiglia, istituita nel 2018.

I risultati, spiegano Gabriella Gambino, Sotto-Segretario del Dicastero, e il sociologo Pierpaolo Donati, hanno evidenziato la difficoltà da parte delle università ad attivarsi sui temi della famiglia: “Delle 373 università intervistate – spiega Donati – solo 73 hanno confermato di avere un centro di studi dedicato alla famiglia, e di queste, 30 soltanto hanno inviato informazioni complete”.

Insomma la famiglia non è una priorità per le università cattoliche: “Chi se ne occupa lavora in maniera solitaria. Occorre quindi attivare nuove reti, puntando sulla transdisciplinarità della famiglia, connettendo i vari aspetti filosofici e valoriali, collegando la ricerca universitaria alle pratiche quotidiane”.

Insomma dare forza alle famiglie attraverso la qualità delle relazioni familiari, la promozione della famiglia come soggetto sociale, ma anche come sfida per il lavoro, il mondo del non profit, i media, stimolando la formazione di reti e il coordinamento delle attività.

Gli obiettivi, spiega Gambino, sono attivare il processo di dialogo e collegamento tra le università che si occupano di famiglia, una sinergia tra ricerca e azione pastorale, dare forza alla cultura della famiglia, armonizzare le proposte delle università cattoliche, in modo che possano muoversi insieme.

Nello specifico, “attivare lo scambio di docenti nelle università, stimolare la nascita di nuovi istituti della famiglia, “attivare lo scambio di docenti nelle università e stimolare la nascita di nuovi istituti della famiglia”. Tutto questo, sottolinea Gambino, “guardando alla realtà concreta delle famiglie”.

Lo stesso 30 maggio si è svolto un webinar che ha visto anche la partecipazione del preside dell’Istituto Jp2 Philippe Bordeyne, il vicepreside della sezione brasiliana Rafael Fornasier e il vicepreside della sezione messicana Gaspar Guevara Espinosa.

“Dobbiamo far capire ai giovani che cos’è il matrimonio, che cosa significa un’unione stabile” commenta Donati: “I social hanno isolato l’individuo, i singoli sono dispersi, il legame è visto come un vincolo e non come una risorsa; manca una cultura della relazione, perché ci siamo abituati alla cultura dell’individualismo. Non è in crisi la famiglia in quanto tale: è l’ambiente culturale complessivo che rende difficile la famiglia”.

“Nella famiglia si realizzano gran parte dei sogni di Dio sulla comunità umana” scrive papa Francesco nel suo messaggio per il lancio del Family Global Compact: “Non possiamo perciò rassegnarci al suo declino in nome dell’incertezza, dell’individualismo e del consumismo, che prospettano un avvenire di singoli che pensano a sé stessi. Non possiamo essere indifferenti all’avvenire della famiglia, comunità di vita e di amore, alleanza insostituibile e indissolubile tra uomo e donna, luogo di incontro tra le generazioni, speranza della società. La famiglia, ricordiamolo, ha effetti positivi su tutti, in quanto è generatrice di bene comune: le buone relazioni familiari rappresentano una ricchezza insostituibile non solo per i coniugi e per i figli, ma per l’intera comunità ecclesiale e civile”.

 

 

 

 

 

 

 

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

 

 

 

 

 

 

IL DOSSIER SUL SITO DEI DICASTERO PER I LAICI, LA FAMIGLIA E LA VITA

 

 

 

 

IL SITO DEL FAMILY GLOBAL COMPACT