Riflessione sulla complementarità tra uomo e donna

COMUNICATO STAMPA. FEMMINISMO, GENDER, TEOLOGIE FEMMINISTE. URGENTE RIFLETTERE SULLA COMPLEMENTARITÀ TRA UOMO E DONNA

Roma, 5 dicembre 2017 – “Complementarietà” e dialogo” tra i sessi: è il tema sviluppato dalla prof.ssa Lorella Congiunti martedì 5 dicembre nel corso delle “Wojtyla Lectures” della Cattedra Karol Wojtyla del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.

La decima edizione, iniziata ieri e che si conclude domani, affronta il tema “La presenza della donna nella Chiesa e nella società”, ed è a cura della Prof.ssa Lorella Congiunti, Ordinario di Filosofia della Natura, Pontificia Università Urbaniana. Il Seminario si svolge dalle 15 alle 17 nell’Auditorium dell’Istituto e si conclude con una Conferenza pubblica domani 6 dicembre 2017 dalle ore 17.00 alle ore 18.30.

Nel pomeriggio di martedì 5 la prof.ssa Congiunti ha proposto ai partecipanti un’analisi della visione della donna e dei rapporti con l’uomo, portati dal femminismo, dalle teorie del gender, dalle teologia femministe. Nella prima parte dell’incontro la docente ha esposto i riferimenti essenziali delle tematiche esposte. Facendo riferimento ad autrici quali Angela Aparisi Miralles e Blanca Parisi de Cortázar, ha sottolineato come “Nel primo femminismo o femminismo liberale: per potersi realizzare, la donna avrebbe dovuto rinnegare quelle attività che ne avevano definito tradizionalmente lo spazio sociale, sostituendole con i valori moderni della produttività e del successo. Nel secondo femminismo o femminismo della differenza: si contrappone all’uomo, visto come espressione di potere e di violenza”.

“Possiamo poi parlare – ha aggiunto – di un terzo femminismo o femminismo della complementarità, che intende supportare la lotta per la parità dei diritti tipica del primo femminismo, ma senza condividerne le premesse dicotomiche e antagonistiche … suppone che uomo e donna siano compatibili in ragione del loro destino comune all’interno della famiglia e all’interno della società”. Nelle “teologie femministe” o al femminile, la prof.ssa Congiunti ha individuato “diversi tratti comuni interconnessi: l’analisi critica delle oppressioni, la ricerca di una saggezza alternativa, delle nuove interpretazioni della tradizione, il dialogo con la vita reale delle donne, la volontà di parlare di Dio al femminile”, riferendosi agli studi di Elizabeth Johnson e Susan A. Ross.

La presentazione delle tematiche oggi attive nel dibattito culturale, avvenuto in questo secondo incontro, si è collegato nella parte finale all’appuntamento del giorno prima in cui si sono passate in rassegna alcune idee della filosofa e religiosa tedesca Edith Stein. In particolare sul tema della “complementarità” la Stein ha “molto da dire” alla società di oggi. “Sono convinta che la ‘specie uomo’ si articoli in qualità di specie-doppia, in ‘uomo’ e ‘donna’; che l’essenza dell’essere umano, della quale non può mancare nessun tratto né dell’umo né dell’altra, giunga ad esprimersi in modo duplice; e che l’intera struttura essenziale mostri l’impronta specifica (E. Stein, La donna. Questioni e riflessioni, p. 227)”.

Ufficio stampa: Fabrizio Mastrofini