Una delegazione di sacerdoti delle chiese orientali in visita al Jp2

Un momento bello e significativo di fraternità ecumenica è stato ospitato il primo giugno dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.

Un gruppo di sacerdoti e monaci provenienti da Egitto, Armenia, India, Libano, Siria, Etiopia ed Eritrea ha infatti fatto visita all’Istituto, accolto dal preside Philippe Bordeyne, nell’ambito della Visita di studio di giovani sacerdoti delle chiese ortodosse orientali organizzata dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

La delegazione, guidata da padre Hyacinthe Destivelle op, membro dello stesso Consiglio, è stata ricevuta dal preside nell’auditorium “Carlo Caffarra”. Il gruppo era composto da diciotto sacerdoti e monaci e riuniva rappresentanti di cinque chiese ortodosse e della chiesa armena: il Patriarcato Copto Ortodosso d’Egitto, il Patriarcato Siro-Ortodosso di Antiochia, la Chiesa Ortodossa Sira Malankarese, la Chiesa Ortodossa di Etiopia e la Chiesa Ortodossa di Eritrea, mentre la Chiesa Apostolica Armena era rappresentata da due gruppi: uno proveniente da Etchmiadzin in Armenia e l’altro da Antelias in Libano.

“I nostri ospiti – commenta il preside Bordeyne – hanno mostrato un vivo interesse per la visita all’Istituto, fondato da san Giovanni Paolo II con l’obiettivo di servire il matrimonio e la famiglia, nonché per l’insistenza con cui oggi papa Francesco chiede attenzione alle famiglie più fragili in un contesto economico e sociale che non le sostiene molto”.

La visita di studio dei giovani preti e monaci delle chiese orientali, che ha l’obiettivo di approfondire la loro conoscenza della Chiesa cattolica, si è aperta il 30 maggio per chiudersi il 6 giugno e ha coinvolto, tra gli altri, anche il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, la Congregazione per le chiese orientali, quella per l’Educazione Cattolica e quella per la Dottrina della Fede, il Pontificio Collegio Maronita, ma anche vari luoghi di formazione come il Jp2.