Vincenzo Paglia presidente della Commissione per l’assistenza degli anziani del Ministero della Salute

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha istituito con apposito decreto una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana. A presiederla sarà Mons. Vincenzo Paglia, Gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Ne fanno parte illustri personalità del mondo scientifico e sociale.

“I mesi del Covid – afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza – hanno fatto emergere la necessità di un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria per la popolazione più anziana. La commissione aiuterà le istituzioni ad indagare il fenomeno e a proporre le necessarie ipotesi di riforma”.

Monsignor Paglia ringrazia il Ministro Speranza per l’incarico che gli affida. “La Commissione  – commenta – rappresenta un prezioso strumento inteso a favorire una transizione dalla residenzialità ad una efficace presenza sul territorio attraverso l’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina”. “L’auspicio –  aggiunge – è che l’Italia, paese tra i più longevi ed anziani del mondo, possa mostrare un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale”.

“Un gruppo che pensi a come superare la contraddizione della società che vuole una vita sempre più lunga anche se non sa cosa fare degli ultimi anni” aggiunge il Gran Cancelliere del Gp2 in un’intervista al Sir: “L’idea è nata durante la pandemia in cui sono venite alla luce delle criticità nelle Rsa. Dal sogno di aiutare gli anziani a vivere e a morire a casa”.

Il nuovo organismo si riunirà per la prima volta il 28 settembre e sarà composto da personalità del mondo scientifico e sociale fra cui Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, Leonardo Palombi, ordinario di Epidemiologia dell’Università di Tor Vergata, e Mario Barbagallo, presidente della International Association of Gerontology and Geriatrics-European Region. “L’intento è trovare proposte per riorganizzare il modello sanitario assistenziale e sociosanitario per la persone anziane al fine di favorire una transizione dalla residenzialità ai servizi sul territorio. Vorrei che gli ultimi anni della vita di noi anziani possano essere vissuti dove li viviamo ora”. “La maturità di una società si vede da come tiene a casa i propri anziani anche quando si indeboliscono. È un obiettivo sia cristiano (quarto comandamento ‘onora il padre e la madre’) sia profondamente umano. È una società che non scarta i più deboli ma si impegna a tenerli accanto. È crudele quella società che per un verso allunga gli anni di vita e per l’altro li condanna alla solitudine”.