Quando l’Invisibile si fa visibile -L’opera di Dio in Maria vergine, sposa e madre nel De beatae Mariae virginitate di Ugo di San Vittore
di Giuseppe FIORENTINI
Questo studio sul libello De beatae Mariae virginitate di Ugo di San Vittore ci porta indietro di 900 anni in un’epoca culturale e mentale del tutto diversa della nostra. A differenza della nostra epoca di una cultura funzionale, questa epoca era caratterizzata da una visione sacramentale, in cui l’Invisibile si fa visibile nel cosmo intero. Così Ugo di San Vittore era in grado di esporre una grandiosa visione universale centrata su Gesù Cristo.
In tale ampio contesto veramente geniale, Ugo di San Vittore intraprese la questione, per noi a prima vista strana, sulla compatibilità della verginità di Maria con il suo matrimonio con Giuseppe. Però, nella visione sacramentale di Ugo l’amore matrimoniale, lontano da una concezione solo funzionale, era segno sacramentale del rapporto sponsale con Cristo, in cui Maria e Giuseppe erano “una sola carne” (Gen 2,24) e divennero fecondi nel dare spazio alla nascita del Figlio di Dio per la salvezza del mondo.
L’Autore, con grande chiarezza, mostra al lettore l’attualità di tale visione per una concezione rinnovata e approfondita, sia della verginità che del matrimonio come vocazione e come “grande sacramento in riferimento a Cristo e alla Chiesa” (Ef 5,32).
Con una Presentazione del Cardinale Walter Kasper.
Stanislaw GRYGIEL Prezmyslaw KWIATKOWSKI (a cura di)
Il bello – così osserva il prof. Stanislaw Grygiel – chiama la persona a prendere la via che conduce alla sua Sorgente. In altre parole, «il bello chiama a ciò di cui è promessa». Questa notazione, tratta dal saggio introduttivo di Grygiel, ci aiuta a cogliere il significato del volume della collana “Sentieri della verità” che si propone di far propagare questa chiamata, prendendo come punto di partenza l’eredità di San Giovanni Paolo II.
Il volume può essere acquistato direttamente presso la libreria universitaria oppure sul sito delle Edizioni Cantagalli