FAMIGLIE E MIGRAZIONI. Presentazione del primo Atelier di Ricerca 2023-2024

La SCUOLA DOTTORALE  dell’Istituto Giovanni Paolo II è unicum nel panorama delle scuole pontificie romane.

I dottorandi e le dottorande intraprendono un percorso di ricerca scandito da momenti di collaborazione, condivisione e apprendimento reciproco, sperimentando nel concreto cosa significa essere parte di una comunità accademica, superando l’isolamento che spesso si verifica in questa fase del percorso di studio.

Con questo approccio metodologico, nell’orizzonte accademico del JP2, nasce l’idea di un atelier di ricerca: uno spazio in cui docenti, esperti e dottorandi dischiudono insieme concrete prospettive di studio e verificano l’opportunità di nuovi orizzonti formativi, per imparare a fare ricerca insieme e favorire uno scambio virtuoso e fecondo tra didattica e ricerca.

Family migration studies è il primo obiettivo di ricerca 2023-2024: lo studio delle molteplici implicazioni tra mobilità umana, vita familiare e processi migratori.
I risultati saranno presentati mercoledì 24 gennaio 2024, dalle 9.00 alle 10.30, presso l’Auditorium del nostro Istituto (Piazza San Giovanni in Laterano 4, Roma)

La presentazione è aperta a tutti: docenti e studenti del Jp2 dei diversi percorsi e in particolare a studenti e ricercatori che si interessano di temi legati alla famiglia e alla migrazione.

 

LO STUDIO
Nel contesto delle trasformazioni sociali e colturali contemporanee, la mobilità umana ricopre un ruolo centrale per comprendere adeguatamente i cambiamenti in atto nelle comunità familiari, civili ed ecclesiali. In modo particolare il fenomeno migratorio genera nuove forme di convivenza umana e inedite disposizioni socio-esistenziali come attraversare i confini, padroneggiare lingue e linguaggi differenti, esercitare forme creative e legittime di partecipazione periferica, interpellare le istituzioni pubbliche e civili della cittadinanza. Tali prospettive chiedono di essere indagate muovendo dalla centralità delle “famiglie migranti” e dischiudendo un campo di studio interdisciplinare in cui le migrazioni non si esauriscono nella mobilitazione di singoli individui, ma si dischiudono come autonomo processo di ricomposizione sociale e culturale.

Anche la vita delle chiese e la teologia stessa, nei diversi contesti nazionali e continentali, vengono profondamente interpellate dai processi migratori in atto. Occorrerà quindi sviluppare un dibattito teologico ed ecclesiologico muovendo dalla vita concreta di comunità cristiane sempre più multiculturali e arricchite dalla compresenza di lingue e riti differenti.

In tal senso i Family Migration Studies dialogano intensamente con i processi di riforma sinodale della Chiesa e con le pratiche credenti di Church design.