Le famiglie sono in cerca di Dio, nella loro diversità” Intervista di Radio Vaticana a Philippe Bordeyne

“Le famiglie sono in cerca di Dio nella loro diversità, come Dio è alla ricerca delle famiglie e dona loro molte risorse da scoprire. Questo libro vuole aiutare a comprendere meglio i cambiamenti attuali nell’ambito della famiglia, ma anche le opportunità per la pastorale e per la teologia”.

Così Philippe Bordeyne presenta il suo nuovo libro Famiglie alla ricerca di Dio ai microfoni di Radio Vaticana. Il preside dell’Istituto Jp2 ha rilasciato un’intervista a Federico Piana lunedì 15 maggio nel corso del programma La finestra del papa.

Quali sono questi cambiamenti e le prospettive?

“Si dice molto spesso che la rivoluzione digitale ha aumentato l’individualismo. E’ vero, ma è vero anche che la fede cristiana ha lavorato molto nella sua storia sulla sfera più intima: il silenzio, la parola, la preghiera. E’ allora importante prendere in considerazione anche le opportunità che si trovano nel desiderio di avere tempo per sé, per la coppia, per la famiglia, ma è altrettanto importante osservare la trasformazione sociale che sta vivendo il ruolo della famiglia. Fondare oggi una famiglia significa anche avere un grande desiderio di servire il futuro del pianeta e di aprirsi agli altri, ai bisogni della società”.

C’è anche un riferimento al cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa.

“E’ importante, per la Chiesa, imparare con le famiglie che imparano, e il cammino sinodale è l’occasione per dare voce alle famiglie”.

Le famiglie sono alla ricerca di Dio, magari inconsapevolmente?

“La teologia oggi deve fare attenzione a questa ricerca che si esprime in modi molto diversi. Papa Francesco in Amoris laetitia ma anche in Fratelli tutti e Laudato si’ ci chiede di sviluppare il potenziale dell’amore sociale nella famiglia. È un’attenzione al movimento che comincia nell’intimo delle famiglie e che le porta verso gli altri, anche nelle periferie. Allora le famiglie sono alla ricerca di Dio quando sono anche alla ricerca dell’altro, per servire e amare di più aprendosi al mondo”.

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